martedì 19 ottobre 2010

Le figlie di Ananke. Black Light - cap.10

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Capitolo 10

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Baby you're all that I want
When you're lyin' here in my arms
I'm findin' it hard to believe
We're in heaven
And love is all that I need
And I found it here in your heart
It isn't too hard to see
We're in heaven

Heaven - Bryan Adams


Il sole tremolava incerto sull’orizzonte, come se combattesse il caldo che proveniva dalla sabbia del deserto. Thari lo guardava assorta nei suoi mille pensieri e nel suo senso di colpa, che la schiacciava come una cascata che non la lasciava respirare.

Non era in grado di gestire quel momento, non era in grado di dare un senso alle azioni che aveva compiuto, senza darsi della stupida. Le leggi che da tempi remoti regolavano il sistema le parvero all’improvviso insindacabili; e lei le aveva infrante.

Le aveva infrante due volte: quando si era resa visibile a un umano e quando si era innamorata di un umano. E quella era una legge che avrebbe dovuto tenere presente fin da subito; invece non lo aveva fatto. Con la scusa di praticare una parte del suo lavoro, aveva imparato a conoscere Ryker fin dentro l’anima. Quel luogo inaccessibile anche agli stessi umani.

In quel modo lo aveva amato; in quel modo lo aveva tradito.

Tradito perché ora sapeva, tradito perché non sapeva. Tradito perché lo amava.

Le leggi non servono a nulla, se esiste il libero arbitrio. Le leggi non servono a nulla, se il cuore non è in grado di seguirle. Aveva infranto le leggi e presto avrebbe infranto bene altre cose.

Con la coda dell’occhio vide Ryker giungere sulla terrazza, con il suo passo virile e la dolcezza dei movimenti; Thari strinse le braccia attorno alle ginocchia. Lui si sedette accanto a lei, guardando il Sahara. «Scusami per prima.» Disse, senza alcuna esitazione.

«Oh, non importa. Hai ragione, sono un demone e quello che faccio è togliere vite umane. Ed è colpa mia se sei bloccato qui.» Mormorò.

Lui si voltò e le diede una leggera botta con la spalla. «Questo è poco ma sicuro.» Commentò in tono canzonatorio.

Lei abbassò il mento e lui la cinse con le braccia, lasciando che Thari poggiasse la testa su di lui, il quale si riempì il naso di rose selvatiche, mentre la cullava con delicatezza. «Per me non è facile. Non è facile stare qui, stare lontano da casa, accettare tutto ciò che è successo nell’ultimo tempo.» Disse lentamente, dosando ogni singola parola. «Tuttavia non sono così sciocco da pensare che per te sia una questione semplice o un capriccio: so che lo stai facendo per me, per riparare a qualcosa che tu hai fatto, ma in cui io ormai sono coinvolto. Perdonami se a volte non riesco a sopportare questa situazione; non sono arrabbiato con te o forse sì, non ha importanza, ormai.» Le accarezzò la testa. «Grazie per quello che stai facendo adesso. Va bene così.» Il tono era basso e deciso, un timbro rassicurante. «Davvero, Thari.»

Lei chiuse gli occhi per un momento, ascoltando l’eco morbida del proprio nome sulle labbra di lui. Un tomento delizioso e troppo breve. Così breve. Il cielo sfolgorò i mille colori del tramonto quando il sole scivolò oltre la linea della terra. «Faccio un sacco di guai.» La voce cristallina incrinata nella consapevolezza delle proprie azioni.

L’errore, il tradimento, la colpa.

«Per essere un demone sei fin troppo umana.»

«Non so se prenderlo come un complimento.» Alzò il viso verso di lui. «Mi odi per tutto questo?» Domandò con voce querula.

Ryker sorrise. Il sorriso dolce di chi era abituato a farlo, il sorriso generoso di chi ci mette amore e comprensione. «Un po’.» Con il pollice le sfiorò la guancia, subito sotto l’occhio, chiedendosi se dei demoni potessero mai piangere, e trovò il fatto talmente ironico che si dovette sforzare per non ridere; non desiderava in nessun modo farle credere che stesse ridendo di lei, né desiderava farla sentire a disagio. Invero, desiderava che gli angoli delle sue labbra si piegassero verso l’alto.

Ma Thari le teneva piegate in un vago broncio infantile; lo sguardo perso negli occhi azzurri di lui; la pelle avida del respiro soffice di Ryker. Lui piegò il viso e la baciò con gentilezza.

Thari chiuse gli occhi, sciogliendo i muscoli tesi, e gli prese il viso con entrambe le mani. Avrebbe voluto essere un’essenza sola con lui, avrebbe voluto che lui non smettesse di baciarla per tutta la breve vita che le rimaneva. «È possibile desiderare il tuo corpo e la tua mente più di quanto io abbia mai immaginato?» Mormorò sulle sue labbra; le ali che si muovevano appena, placide, dietro di lei.

Ryker continuò a baciarla crogiolandosi nel suono delle parole di lei, sul significato delicato e nello stesso tempo invitante; infine sorrise. «Io non avevo mai immaginato nulla di tutto questo.» Con la lingua seguì la linea dritta della mandibola, quindi fece una leggera pressione su di lei con la mano, facendola sdraiare sul pavimento di prato, morbido letto dai riflessi smeraldini. Il denso calore del sangue, che percorreva il suo corpo, che colmava la sua brama, era un fiume di seta privo di dighe. «Se vuoi farmi impazzire in questa storia, fammi impazzire come si deve.» Bisbigliò al suo orecchio, prima di baciarle il collo.

Lei respirò a fondo; lo stomaco stretto in una morsa di dolce tensione. Le ali del tutto spalancate sull’erba, rilassate, mentre il corpo di lui scivolava sul suo. Ryker le sciolse la cordicella che le teneva fermi i vestiti, e quelli si aprirono silenziosi, scoprendole il seno sodo. Le labbra bagnate di lui scesero a baciarli e Thari ansimò inarcando la schiena.

Le infinite tonalità del blu invasero il cielo del Sahara, fuori la terrazza coperta, e, dentro, il fuoco delle torce si dipingeva danzante su di loro. La ragazza chiuse gli occhi, mentre il desiderio stillava umido da lei alla ricerca di un sentimento vivo e passionale. La bocca di lui disegnava percorsi invisibili sul corpo nero, che fremette sotto le sue mani candide e sicure, quando le sciolsero la gonna; le piume grigie carezzarono i fili d’erba in un breve sussulto. Thari prese il viso del ragazzo e lo attrasse al proprio; lo guardò negli occhi, senza esitazioni. «Se nella mia vita il mio cuore ha mai desiderato qualcosa più dell’aria, quel qualcosa sei tu; adesso.»

L’errore, il tradimento, la colpa.

L’amore. L’amore fulgido; l’eternità di un sentimento senza luogo, senza spazio, senza misura. Luce e ombra di un estremo volere; impalpabile egoismo.

Non posso.

La menzogna, l’omissione, la colpa.

Ryker le sfiorò i capelli dai riflessi argentei e la baciò a lungo. Poi si staccò da lei e le baciò il naso. «Thari, non so se rivivrò questo momento solo nei miei attimi più onirici, né come finirà questa storia; ma so che, qualsiasi cosa tu sia, sei la cosa più bella che potessi avere e il demone più dolce che io potessi conoscere.»

L’amore. Lucida follia; lacrima di gioia, attraente delirio di anime sognanti. La mente, il corpo: il risucchio dei sensi, oltre la logica delle leggi universali.

Non posso.

L’omissione.

Il tradimento.

La colpa.

L’amore. Thari gli rivolse un sorriso disarmante, carico di tutto ciò che provava per lui. Con la punta delle dita percorse la colonna vertebrale di lui in tutta la sua lunghezza, fino alle natiche; lo liberò della stoffa drappeggiata dalla vita e fece risalire le mani. Gliele poggiò sul petto e osservò il diamante corvino sul bianco velluto; le fece scorrere su di lui lentamente e lo attrasse a sé.

Ryker assaporò quel bacio caldo, assaporò ogni parte di lei e lei si sciolse, languida, sotto di lui. L’intensa voluttà rimbombava nelle vene e il tempo le parve, per una volta, magicamente infinito. Il risucchio dei sensi.

Trattenne il respiro quando lui si fece strada dentro di lei: si aspettava che sarebbe fuggito da un momento all’altro, che avrebbe scoperto qualcosa di non umano che lo avrebbe terrorizzato. Tuttavia lui incastrò lo sguardo nei suoi profondi occhi color pece e gustò ogni istante di quel percorso, fino a che non arrivò alla fine ed entrambi gemettero.

L’amore. Oltre la logica delle leggi universali, e parte di esse.

Thari socchiuse le labbra in un muto grido di dolore e piacere; lui scese a baciargliele e lei chiuse le palpebre. La sua mente contemplò il sentimento soffuso che scaturiva dal cuore di lui e lei si beò della sensazione di quell’intreccio perfetto, di lui dentro di sé, del bianco e del nero, dell’umano e del demone. Erano forgiati insieme nello spazio impalpabile di un tramonto senza fine. Il mio amore ti ucciderà. «Sono tua, ora.» Sussurrò, cingendolo con le gambe.

«Sarai mia per sempre.» Replicò Ryker con voce roca, senza sapere che quelle parole piene di una irreale promessa di eternità, racchiudevano un doloroso nocciolo di verità.

Lei fece per rispondere, ma lui uscì e affondò nuovamente dentro di lei. Thari avvampò e il suo bacino si sollevò, avido, verso di lui.





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Ancora grazie a chi sta seguendo questa storia.

Sullo scorso capitolo sto meditando.

Questo, in realtà, era più lungo, con uno stacco, ma ho preferito dividere il decimo capitolo in due più piccole. Anche se più brevi, poi capirete -forse- che è stato meglio così.

Questa è la vera piega diversa che aveva preso il racconto, quando lo dicevo tempo fa. Non voleva essere una storia d'amore, ma lo è diventata. Si vede che ono ancora romantica come una volta, inutile negarlo...


6 commenti:

  1. Allora, anche alla luce della nostra lunghissima chiacchierata di ieri sera, tu ora sai abbastanza di me per comprendere perché io in questo momento sono assolutamente gelatina allo stato puro e questo già di per sè è come dire un punto a favore di questa storia d'amore che non avrebbe dovuto esserlo, del capitolo in sè per quanto corto (anche se non mi è parso poi così tanto visto il notevole contenuto!!) e dall'autrice che può sperare di non essere uccisa troppo presto per quello che ha intenzione di far succedere!!! Perchè io lo che sei carogna dentro e non credere che io non abbia recepito il subdolo indizio della catastrofe imminente da te lasciato alla fine di questo capito!!

    "«Sarai mia per sempre.» Replicò Ryker con voce roca, senza sapere che quelle parole piene di una irreale promessa di eternità, racchiudevano un doloroso nocciolo di verità."

    Tu ricorda sempre che hai una responsabilità e che nonostante la tua carognaggine insita vuoi taaaaanto bene ai tuoi amati lettori quindi
    VEDI DI REGOLARTI!!!
    Nel caso non si fosse capito il mio commento, in sintesi, si questo capitolo è: beeeeeeeeellooooooooooo!!!!
    ;->

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  2. oooh... "EHM" può bastare come risposta??? (in questo momento avrei bisogno delle faccine di msn! Meglio di tremila altre parole).

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  3. No signorina EHM non mi basta come risposta!!! Il capitolo è stupendo ma tu devi sapere che c'è chi ti tiene d'occhio!! ò_O

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  4. Noto che siete rimaste con pochissime parole... ; )

    SilSaraSun, non ti sto ignorando, eh... no...

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